mercoledì 3 aprile 2013

I finti ragionamenti di Ferrara


Giuliano Ferrara è ritenuto, a torto, una persona intelligente. In realtà è un furbo. O meglio, applica la sua bravura per servire l'impero del male, il lato oscuro dell'Italia. Quello in cui l'imperatore è anche Lord Vader. In questa metafora, Giuliano Ferrara è la Morte Nera. Sempre in questa metafora, questo post è il un missile che non riesce nemmeno ad intaccarlo. Pazienza.

Leggevo questo articolo LA RIVINCITA DI BERLUSCONI e mi divertivo a scorgerne le falsità. Verso metà articolo troviamo la frase:
Il rigetto o ripudio di Berlusconi è inteso, giu­stamente, come uno schiaffo in faccia a mez­za Italia. Un Paese che spesso è maggioranza, anche schiacciante in certe situazioni.
Qui sta mentendo a riguardo di una possibile alleanza pd-pdl. Ecco alcuni dei motivi:
1- scrive "giustamente". Non si capisce in base a chi o a quale principio due partiti opposti che si sono combattutti in campagna elettorale e con progammi diversi dovrebbero allearsi.

2- Non è "mezza italia".  Per due motivi: 
  • scambiare Berlusconi per i suoi elettori per i suoi elettori è come scambiare tutti gli elettori del PD con Bersani, semplicemente falso, oltre che scorretto. Sarebbe come dire che tutti gli elettori del pdl sono ritenuti disonesti: non è così. Ci sono persone perbene e persone no come in tutti gli altri partiti.
  • molto più semplicemente, circa il 75% degli elettori italiani non ha votato Berlusconi. Se contiamo poi il totale degli aventi diritto di voto, scopriamo che questa "mezza italia" schiaffeggiata da Bersani non è manco il 10%. Infine, ricordiamo anche questo, ha preso 6milioni di voti in meno di 5 anni fa.

3- Poi Ferrara parla di una "maggioranza, anche schiacciante in certe situazioni". In certe situazioni, quali? Di certo non durate le giornate in cui si è votato.
L'articolo prosegue:
Ma è vero che lo scudo di Berlusconi, quel che permette al Cav di giocare la car­ta finale della sua sopravvivenza ogni vol­ta che la situazione incresciosa della Re­pubblica dei partiti lo mette in pericolo, è questo risentimento motivato di mezza Italia contro coloro che non vogliono ac­cettare l’esistenza di un destra italiana di popolo (...).
Già detto: non è mezza italia nemmeno quella che non ha votato Berlusconi. Il centrodestra ha preso 9milioni di voti. Gli elettori erano 46 milioni. Capito? BASTA BASTA BASTA. La prossima volta che al bar qualcuno dice sta cosa della "mezza italia" o anche, se fa più il modesto, di "un terzo degli elettori ha votato pdl" gli si dice di andare a informarsi o di tornare a fare il primo anno delle scuole medie, quando ti insegnano le frazioni.
Bersani paga il prez­zo di un ripudio assurdo, che si riassume nel senso sciagurato di superiorità che il suo schieramento espri­me, la chiara evidenza di una sinistra che non vuole normalizzare il suo rapporto con que­sta Italia, ma ne esige la condanna, la damnatio memoriae , e la vuole a ogni costo, anche con processi grotteschi e ac­cuse infamanti e indi­mostrabili. 
Assurdo? L'unica cosa che non si può rimproverare a Bersani è proprio questo ripudio. L'unica cosa chiara della sua campagna elettorale: niente alleanze con la destra di Berlusconi. Ferrara dice "assurdo" ma a chi sembra insensato che un partito di sinistra e uno di destra non si alleino (oggi e in questa Italia, non in Utopia)?

Inoltre, anche qui, Ferrara sostituisce "gli elettori di destra" con "Berlusconi".  E arriva a scrivere che "una sinistra che non vuole normalizzare il rapporto con questa italia (gli elettori del pdl ndr) ma ne esige la condanna". A differenza di Ferrara non conosco tutti gli elettori di sinistra (con cui vorrebbe allearsi), ma posso immaginare che questa sinistra non vuole "ad ogni costo" (cito:) " la damnatio memorie (...) con accuse indimostrabili". Immagino si riferisca alla nipote di Mubarak. Poi il gran finale:
Battere Ber­lusconi con mezzi nor­mali, e dunque in una lo­gica di confronto tipica delle democrazie libera­li, mutuando qualcosa di importante dalla sua esperienza, condonan­do la parte lapalissiana di inciviltà e accanimen­to giudiziario che lo ri­guarda, e procedere ol­tre, in una logica di pacificazione e di ri­conciliazione che tagli le ali dell’estremi­smo ideologico: è quel che il centrosini­stra non sa e non vuole fare, è quel che lo condanna a una subalternità senza spe­ranza, interminabile, stupefacente, e che alla fine siamo tutti noi a pagare co­me disfunzione e paralisi della democra­zia.

"mezzi normali" = un miliardario, tv, cinema, stampa, banche, squadra di calcio...
"democrazie liberali" = non l'Italia.
"mutuando qualcosa di importante dalla sua esperienza"= non importa chi vince, ma che non si cambino le cose.
"accanimento giudiziario"= si chiama "obbigatorietà dell'azione penale" è diverso.
"pacificazione e rincociliazioni" = Noi siamo l'Italia dell'amore, loro sono l'italia dell'odio. I comunisti mangiavano i bambini e puntano all'eliminazione fisica dell'avversario...
"estremismo ideologico" = Mussolini ha sbagliato solo le leggi raziali. Allearsi con la Lega Nord...
"subalternità senza speranza" = il pd vince le elezioni, ma fingo di no.
"paralisi della democrazia" = non ascoltare Berlusconi.

2 commenti:

Domiziano Galia ha detto...

Giuliano Ferrara ha fondato una intera carriera sugli straw man arguments.

Andrea H. Sesta ha detto...

Cosa sono gli "straw man arguments"?